Prendere la patente non è uno scherzo, ma segno di maturità e responsabilità (27/03/2012)
Per poter guidare l'auto senza creare situazioni di pericolo, occorre la licenza di guida, rilasciata dopo aver risposto correttamente a 40 quiz teorici e dimostrando in pratica di sapere condurre il veicolo per cui si chiede l'abilitazione. Il senso dell'iter è ridurre il più possibile i danni sociali che una guida scorretta potrebbe causare.
Considerando che le vite di pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti e camionisti dipendono dal rispetto e l'attenzione di ognuno, ogni giorno, per le convenzioni stradali, le difficoltà incontrate nel conseguire la patente di guida sembrano più che ragionevoli. L'Istat ci informa che nel 2010 sono stati registrati in Italia 211.404 incidenti stradali con lesioni a persone. 4mila i morti, 300mila circa i feriti. Nella sua gravità il numero è di molto inferiore ai 165mila decessi del 2008 causati dal cancro ed alle 225mila vittime di attacchi cardiaci, rappresentando lo 0,7% dei 580mila morti per cause non naturali. Insomma bisogna essere maggiorenni ed avere studiato alcuni mesi per ottenere la patente di guida, ovvero per diventare “responsabili” quando si guida. Quando le statistiche aumentano deve necessariamente aumentare anche il grado di responsabilità e quindi il tempo dedicato al conseguimento della relativa patente. A chiunque svolga un'attività di responsabilità senza averne preventivamente conseguito l'idoneità viene applicata la pena prevista (guida senza patente o abuso di professione, ad esempio, ndr). Le eventuali condanne comminate sono da interpretare come potenziale deterrente per chiunque intenda minacciare la pubblica “salute” tramite azioni inconsulte o non adeguatamente ponderate. In quest'ottica di mediazione e pubblicità progresso stradale, speriamo in definitiva che i nostri sforzi, quotidiani e futuri come Scuolaguida.it (profusi per la crescita di una intelligenza collettiva anche sulla strada, ndr), creino le condizioni per debellare totalmente le statistiche "mortuarie" e le principali situazioni di pericolo "on the road". Veder diminuire a vista d'occhio gli incidenti causati per ignoranza ed il non rispetto degli altri e delle principali regole del Codice della strada sarebbe già un successo. Per realizzare tutto ciò, la formazione continua e responsabile è indispensabile (prima e dopo l'aver superato più o meno brillantemente le prove d'esame, ed aver conseguito la patente), sia al buon funzionamento della “cosa” pubblica, che per schiudere definitivamente le porte ad un futuro più vivibile e ad una mobilitàpiù consapevole.
(fonte scuolaguida.it)