I ciclisti possono andare contromano, se mancano le piste ciclabili (08/04/12)
Strada a senso unico “eccetto per le biciclette”. Questo segnale stradale, sogno di ogni ciclista urbano, da oggi potrebbe diventare realtà in molti comuni italiani. Tragitti più brevi e spostamenti più rapidi, imboccando “contromano” strade a senso unico pensate esclusivamente per le auto.
I ciclisti chiedono di andare contromano, il Ministero dei Trasporti, risponde, udite udite: “Si può fare!!”, ma solo se mancano le piste ciclabili. Il “lascia-bici-passare” arriva dalla Direzione generale per la Sicurezza Stradale che ha espresso parere positivo alla proposta della “Federazione Italiana Amici della Bicicletta” di poter circolare sulle due ruote nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico. Chi spera di sottrarsi alla legge o di aggirare impunemente il Codice della strada, anche stavolta “cade male”, dato che i “paletti” fissati dal ministero sono ben precisi e salvaguardano la sicurezza di tutti. Sarà possibile andare contromano solo su strade larghe almeno 4 metri, in zone con limite di velocità dei 30 all'ora, o nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico pesante. Il "patto in deroga", sarà valido solamente nei casi in cui non sia stato possibile realizzare delle piste ciclabili di senso opposto a quello veicolare per difetto di spazio, in più, occorrerà una cartellonistica speciale che avverta in maniera chiara della possibile presenza delle due ruote sulla strada anche in senso inverso. La prima condizione per poterlo applicare, dicono quelli del Ministero dei Trasporti, sarà sicuramente garantire la massima sicurezza ai ciclisti. Il popolo dei “bikers” urbani già esulta per la nuova soluzione che consente loro di usufruire di tragitti più brevi, evitando di seguire i sensi unici pensati esclusivamente per le auto e che portano il ciclista a fare giri molto più lunghi. Ma non finisce mica qui, l’applicazione di tale “risoluzione” consentirà il completamento a basso costo della rete ciclabile urbana di molti comuni italiani e di fatto offrirà al ciclista interessanti alternative a strade fortemente trafficate e pericolose a tutto vantaggio della sicurezza stradale e della Mobilità consapevole.
(fonte scuolaguida.it)