Dalla crisi agli sconti in autoscuola, qual è il limite (08/10/2012)
"C'è crisi, c'è crisi", ultimamente lo sentiamo ripetere di continuo e si sa, nei periodi di magra ci si ingegna in tutti i modi per risparmiare: c'è chi evade le tasse, chi scappa in Svizzera, chi si mette in politica e anche chi sa sfruttare la situazione e trova modi utili e intelligenti per far soldi.
Stiamo parlando di quei siti specializzati che propongono offerte imperdibili stile last minute, dislocate nelle varie città italiane. Forte di portali ben fatti e milioni di visite giornaliere, il web low cost convince, con i numeri, migliaia di commercianti ad offrire i loro servizi a costi irrisori. Si tratta di una nuova forma di pubblicità, ben pensata e molto remunerativa, almeno per i gestori degli stessi portali che ci guadagnano più del 50% delle offerte pubblicata dal commerciante.
Utente appassionato di questa tipologia di siti web è il consumatore medio borghese che, abituato al bel vivere, ma costretto dalle circostanze ad un regime di spending review, si trova, come per magia, a poter usufruire di cene esotiche al centro di Roma alla modica cifra di 39€ invece che 79€, di massaggi rilassanti o terapeutici a 19€ o di week end con tanto di degustazione a 39€ a persona. Cosa dire se non: "Fantastico! Un applauso agli inventori del sistema, che funziona non bene, ma benissimo, parola di chi lo ha provato?".
Quando però gli sconti vertiginosi si applicano alle patenti di guida, invece che a sedute di epilazione, cene messicane o oggettistica per la casa, qual è la riflessione che dovremmo fare?
Siamo nel XXI secolo e siamo abituati a trovare su internet tutto a meno, allora perché le autoscuole non dovrebbero proporre al potenziale cliente internauta uno sconto dell'80% per conseguire una qualsiasi patente?
Il dubbio è legittimo, e la tentazione c'è sicuramente, perché può essere giustificata come un atto di "apertura" verso le nuove tecnologie e nuovi modi di vendere. Ed allora, tra l'avere qualche candidato in più, anche a guadagno zero (perché chi ci guadagna, alla fine, è il candidato e il sito che fa da intermediario, non certo chi offre il prodotto scontato), e vedere i propri locali di autoscuola deserti, cosa scegliere? La domanda è provocatoria, lo sappiamo.
Laura Quagliardi
(fonte SIDA)